venerdì 2 dicembre 2011

Oggetti magici


LA BACCHETTA MAGICA: lo strumento più usato dai maghi e dalle streghe. Come già visto in “Harry Potter”, ogni mago sceglie una bacchetta diversa a seconda della sua personalità. Il legno più adoperato è quello di sambuco, quercia, nocciolo e frassino: le piante che hanno poteri più influenti.
Come prolungamento del braccio, la bacchetta dirige l’energia e il legno per costruirla va cercato solo nelle notti di luna piena. Può essere personalizzata con simboli magici e col proprio nome e l’impugnatura deve essere più spessa della punta, affinché diriga meglio il flusso.

LA SCOPA: uno degli strumenti più amati. È un simbolo molto positivo: indica pulizia, liberazione dalla negatività, ordine interiore.

L’INCENSO: rappresenta l’aria, si usa per purificare l’ambiente prima di un rito. Esistono vari incensi, ognuno adatto all’incantesimo che si intende realizzare.

LA CANDELA BIANCA: aiuta nella concentrazione e nella ricerca delle nostre facoltà interiori. È la candela della meditazione per antonomasia.

LA CANDELA ROSSA: è di buon auspicio. Usata anche negli incantesimi d’amore.

LA CANDELA NERA: usata durante i riti particolarmente occulti e pericolosi. Di solito le streghe buone preferiscono evitarla.

LO SPECCHIO: nell’antichità si credeva che lo specchio catturasse l’anima delle persone, per questo motivo tuttora, in alcune località è in uso l’usanza di annerire gli specchi nella stessa camera in cui riposa un defunto. La capacità di catturare le immagini lo rende uno degli strumenti più potenti. Lewis Carroll in “Alice attraverso lo specchio” illustra come dietro un semplice specchio si possa celare una dimensione parallela. Lo specchio riflette sempre la verità e non è capace di mentire, come quello usato dalla regina malvagia in “Biancaneve”.
Guardarsi negli occhi, immobili davanti a uno specchio, accresce la consapevolezza di sé.

LA COPPIERA: simbolo femminile. Usata nei rituali, deve essere d’argento puro, e serve per contenere l’energia.

IL PENTACOLO: è la stella a cinque punte, il simbolo più potente che esista. Da disegnare sempre con una punta rivolta verso l’alto, come simbolo di protezione. Non disegnare mai rovesciato, con due punte rivolte verso l’alto, perché emblema dell’Essere Immondo.

IL CALDERONE: simbolo femminile come la coppiera, racchiude l’energia e deve poggiare su un tre piedi. La strega che lo usa deve stare al centro del gruppo, come punto nevralgico.

IL LIBRO DELLE OMBRE: è il nome con cui viene indicato in generale ogni manuale di stregoneria. La copertina deve essere di pelle nera, non va stampato ma scritto a mano con l’inchiostro, dalla strega. Ogni mago o strega, scrive i suoi incantesimi personali per tramandarli ai posteri.

IL GATTO NERO E IL CORVO: non sono proprio strumenti, ma compagni di viaggio. Considerati fin dal Medioevo le personificazioni del Maligno e per questo per molto tempo disdegnati. C’è da sottolineare che non è la strega che sceglie il proprio compagno, ma è l’animale a scegliere la propria strega. Di solito le fattucchiere preferiscono il gatto nero perché rappresenta la furbizia femminile, i maghi invece i gufi o le civette come emblema di saggezza.

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